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Collocations: what are they? Collocations with DO, PLAY, GO

Che cosa è una “collocation“?

Una collocazione, dal latino collocāre cioè “mettere in un luogo”, è una associazione abituale e privilegiata di due o più parole in una frase. Possiamo definire una collocazione come una combinazione lessicale.

Nota bene, non stiamo parlando di regole grammaticali, bensì di vocabolario: queste associazioni sono del tutto arbitrarie e dettate dall’uso che nel corso del tempo si è consolidato ed è diventato normale per i parlanti di quella lingua.

Facciamo alcuni esempi:

in italiano siamo soliti usare l’espressione “buio pesto“; non ci sogneremmo mai di usare un’espressione come “buio schiacciato” anche se, potremmo dire, “schiacciato” è un sinonimo di “pesto“. In questo caso diciamo che la parola “buio” colloca, si aggancia solamente con la parola “pesto” e non con la parola “schiacciato“. Abbiamo quindi trovato la sua collocazione. Il corrispettivo inglese di questa espressione è invece “pitch black“.

Possiamo immaginare le collocazioni come due pezzi di un puzzle che si incastrano perfettamente. Ora, ogni lingua ha collocazioni diverse e proprio una traduzione letterale e inaccurata può portare a creare delle espressioni che suonerebbero strane ad un orecchio madrelingua.

Un caso molto eclatante è quello dell’espressione “mare mosso“. In inglese usiamo l’espressione “rough sea“, dove l’aggettivo “rough“, “ruvido“, indica per l’appunto che la superficie del mare non è piatta come quella di un mare calmo, ma ruvida, non lineare, proprio perché mossa dalle onde. In italiano la traduzione letterale “mare ruvido” non avrebbe invece nessun senso.

In questo articolo vogliamo presentare una serie di collocazioni legate alle attività sportive con tre verbi che spesso creano un po’ di confusione per gli studenti italiani: DO, PLAY e GO. Have a look!